Cara Giulietta, dear Juliet … Ecco le lettere premiate a Verona, Casa di Giulietta, 10 febbraio 2017

 

 

Cara Giulietta,
una volta il regista Louis Malle affermò l’esistenza di un filo rosso capace di unire chi non si è mai conosciuto.
Il suo concetto si fondava sulla piena convinzione che vi fosse un semplice filo capace di legarci a qualcuno che forse incontreremo domani. Un filo rosso che guida e incrocia i destini e ci porta ad amare a prima vista lo sconosciuto che è nella nostra vita da sempre.
Ma sai, Giulietta, io non ci credo tanto.
Purtroppo penso di essere nata da un amore sbagliato, da un amore senza amore. Sono nata da un sentimento di due ragazzi ormai non più tanto giovani, che, nonostante io li abbia avuti accanto per vent’anni, non stati capaci di darmi amore, solo guai!
Come se non bastasse non ho mai avuto la fortuna di amare ed essere amata da qualcuno.
Cara Giulietta, tu credi che l’amore esista davvero per tutti? Credi che esista davvero quel “filo rosso” di cui parlava tanto Louis Malle?
Sai Giulietta quando vengo nella tua adorata Verona mi sento davvero a casa. Ogni volta che ho un po’ di tempo libero, il mio desiderio è quello di partire subito per la tua città. Verona la porto nel cuore, non so neanche io perché.
È come se sentissi un legame, un filo, ma questa volta non “rosso”, più sul “verde speranza”…. È come se il mio sesto senso mi dicesse che Verona farà parte della mia vita. Ti è mai capitato di avere un sentimento/presentimento del genere?
Dolce Giulietta, l’intento della mia lettera non è quello di raccontarti della mia storia d’amore inesistente, come tu avrai ben capito… Purtroppo non ho l’attitudine ad amare e all’essere amata. Solitamente mi sento come un libro aperto circondata da analfabeti.
Non esiste nessuno più difficile di chi sa stare da solo. Il solitario ha imparato a fare la cosa che fa più paura al mondo. E non sarà mai disposto a barattare la sua solitudine con rapporti di circostanza, né con persone che cercano compagnia solo perché hanno paura del vuoto. Io Giulietta sono così, ahimè.
E ti dirò di più, non mi dispiace neanche esserlo! Esiste una sottile paura della libertà, per cui tutti vogliono essere schiavi. Naturalmente, tutti parlano della libertà, ma nessuno ha il coraggio di essere davvero libero, perché quando sei davvero libero, sei solo. E solo se hai coraggio di essere solo puoi essere libero. Così disse Osho.
Ora Giulietta ti chiedo: credi che anche io possa trovare l’amore della mia vita? Magari una persona che la pensi come me?
Sai, non hai mai davvero funzionato con nessuno perché non ho mai trovato un uomo che la pensasse come me. Ogni notte però sogno che la persona capace di completarmi esista davvero, ma ogni volta che mi sveglio quel filo rosso non mi raggiunge mai.
Non so se tu potrai aiutarmi Giulietta, ma chi meglio di te può darmi un consiglio?
Chi meglio di te può infondermi fiducia nell’amore, che il mondo dei social di oggi ha quasi distrutto e minimizzato?
Chi meglio di te può spiegare perché Verona mi è così nel cuore?
Sperando in una tua risposta, ti mando un forte abbraccio.

Kemi (Kemi Adebayo, Milano, Italia)
Cara Giulietta,
innanzitutto, grazie di leggere questa lettera – so che ci sono moltissime persone che ti scrivono.
Ho bisogno del tuo sostegno e saggezza perché, ultimamente, scarseggiano.
Cerco la mia Giulietta da molti anni e, benché ci siano state infatuazioni e donne che ho cercato di conquistare, devo ancora trovare la donna del destino. Ho un lavoro dignitoso, per quella che è l’economia attuale, e vivo in un bell’appartamento in un buon quartiere della città. Ho due lauree, la fedina penale pulita, non ho figli e lavoro sodo per costruire la casa che vorrei per la mia famiglia.
Per tutta la vita, la mia più grande paura è sempre stata quella di vivere una vita solitaria, al servizio degli altri ma in definitiva da solo. In tempi recenti, ho visto naufragare una relazione del tipo “Rosalina”. Giulietta, l’avevo messa su di un piedestallo tale! Solo poche settimane fa mi è stato sbattuto in faccia brutalmente e irrevocabilmente che tutto il mio tempo, il mio amore e il mio denaro erano semplicemente dei sassolini nella sua scarpa.
Spesso mi viene detto che “ci sono tanti pesci nel mare” ed anche se so che è vero, sono stanco di gettare la lenza per ritirare l’amo sempre vuoto e constatare che chi ha abboccato si è divorato le mie attenzioni e i miei doni per poi scomparire nel nulla.
È vero che non si può comprare l’amore e infatti non credo a questa idea.
Ho una visione karmica della vita per cui credo che, se porti nel mondo abbastanza amore e generosità, prima o poi ti dovrebbero ritornare, un po’ come i flussi e riflussi della marea nell’oceano. Non è che si allontana dalla riva per non ritornare mai più. Spero di trovare presto la mia Giulietta o che lei trovi me. Mentre tanta gente sogna la fama, i soldi o il potere, io voglio sentirmi completo in un modo che solo trovare il vero amore rende possibile. Non voglio essere un quadro dipinto a metà davanti al quale gli altri possono solo provare a indovinare ciò che poteva essere.
A me, anche le più piccole cose sembrerebbero un dono. I suoi trucchi sul lavandino, lei che dorme nel letto fatto da me, sotto al tetto che mi è costato tanto lavoro costruire… Ma sarebbero tutti segni del nostro costruire una vita insieme.
Il matrimonio è impegno, lo so, e nessuna relazione è priva di conflitti ma, Giulietta, perfino un litigio tra innamorati può essere preferibile ad un silenzio assordante.
In quest’era di relazioni fugaci, social media e simili, spero che tu possa dare a questa vecchia anima qualche consiglio o parola di incoraggiamento. Mi auguro che, fra tutte le lettere che ricevi, ci sia un posto per i ragazzi come me, quelli che non vedono le donne meramente come una gioia per gli occhi o una conquista ma come la componente necessaria e l’ingrediente più prezioso per una vita felice.
Spero che avrai il tempo di rispondermi e spero che tu stia bene. Come vedi, tendo ad essere prolisso, ma mi è stato detto che penso profondamente, amo profondamente e quindi sto male altrettanto profondamente.
Spero che presto questo dolore verrà sostituito dalla gioia e che anche la più lieve carezza da parte della mia amata potrà iniziare a guarire queste ferite.
L’Italia è un luogo magico ed io prego affinché parte di questa magia attraversi l’oceano, portandomi la speranza che la mia Giulietta guardi queste stesse stelle, chiedendosi dove sono.
Grazie ancora per aver letto questa lettera, apprezzerò qualunque consiglio, considerazione o gentile parola che tu possa scrivere a questo vecchio romantico trentatreenne.
Che Dio ti benedica e che chiunque legge questa lettera possa trovare il vero amore e la felicità.
Con affetto,
Gary (Gary Hinterlong, Texas, USA)

Buon pomeriggio care signore!
Non vi scrivo per ricevere consigli o per avere risposta a qualche domanda sull’amore, su come ti fa sentire o sul dolore che provoca quando le cose vanno male.
La vita è un viaggio fatto di alti e bassi, la strada verso la felicità è disseminata di sentieri secondari e vicoli ciechi ed io ne ho percorsi vari, nel corso della mia vita.
Ora ho finalmente trovato la persona giusta e questa è la mia storia.
Dopo essere stato sposato con una donna che, tra le altre cose, non apprezzava ciò che facevo, ho deciso che la ragazza con cui sarei uscito e mi sarei fidanzato sarebbe stata tutto ciò che ho sempre cercato. Non mi sarei accontentato della seconda scelta.
Ho conosciuto Nicola circa un anno fa, nel 2015, qualche mese dopo la separazione. È comparsa sul mio profilo di Match.com (un sito di incontri) e sono rimasto ipnotizzato e affascinato dalla sua bellezza e dal suo sorriso.
Ho racimolato il coraggio per mandarle un messaggio dopo aver guardato il suo profilo più volte (e, a nostra insaputa, potevamo controllare tutte le volte che l’uno vedeva il profilo dell’altro) e le ho dato il mio numero di telefono, sperando di poterla conoscere meglio. Abbiamo parlato per una settimana, più o meno, finché non ha accettato che la portassi fuori a cena. Allora vivevo nelle West Midlands e ci siamo incontrati a Derby, ma quello che doveva essere solo un aperitivo e un cinema si è tramutato in sei ore di chiacchiere, risate, bevute e cena.
Dopodiché l’ho accompagnata alla sua auto con la mia per darle i fiori che le avevo comprato. Ricordo di aver pensato: “Questa è la ragazza dei miei sogni. Questa è la persona con la quale voglio viaggiare, invecchiare e fare tutte le cose sdolcinate che fanno le coppie innamorate”.
Il giorno in cui ha accettato di diventare la mia ragazza è stato probabilmente il secondo giorno più felice della mia vita. Dico secondo perché il più felice sarà quello in cui dirà di sì alla proposta di diventare mia moglie o quando diventerà la madre dei miei figli.
Mi dedico totalmente a renderla felice. Ciò significa partecipare dall’inizio alla fine a serate di maratone cinematografiche, cucinare per lei e le sue amiche e passare il tempo anche solo rilassandosi tra le braccia l’uno dell’altra. Abbiamo due cani, entrambi miei ma che Nic ha accettato senza alcuna esitazione. Lei ha una scatola in cui conserva i nostri ricordi e spesso ruba il mio pigiama di Star Wars per i momenti di relax.
Il vero potere di un uomo consiste nelle dimensioni del sorriso della donna che gli siede accanto ed io ho intenzione di passare il resto della mia vita a far sì che le guance le facciano male. Avere il privilegio di dire che lei è mia ogni giorno è ciò che mi motiva a impegnarmi fino in fondo.
La mia vita non è mai stata migliore, sono quasi dodici mesi che stiamo scrivendo insieme sul libro della nostra vita e ci aspettano ancora moltissime avventure e ricordi coi quali riempire le pagine bianche.
Ho in programma di proporle di sposarmi a Venezia il 27 settembre, giorno del suo compleanno, e dovremmo visitare Verona il 28.
Sono certo che abbiate ottimi consigli da offrire ma io volevo semplicemente condividere la mia storia. Anche nei momenti più bui, quando ero solo, c’era sempre una luce che brillava in distanza e quando Nic è comparsa in quella luce ho ricominciato a vivere.
Grazie,
Andrew (Andrew Alden, England)